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Diploma federale

Consulente in organizzazione EPS

analizzare, comunicare, progettare, migliorare, mostrare

Consulente in organizzazione EPS
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Che cosa fa un/una consulente in organizzazione EPS?

Nonostante esistano molte forme diverse di organizzazione, nei processi di cambiamento o di sviluppo sono tutte uguali. In questo momento, il contributo esperto da parte di un esterno è più che utile, perché a lungo termine i processi interni migliorati, che sono anche risorse di tempo e denaro, possono essere utilizzati meglio.

I consulenti e le consulenti in organizzazione elaborano e accompagnano questi processi, di solito come specialisti esterni con un mandato temporaneo. Come punto di partenza, analizzano innanzitutto lo stato attuale e poi procedono passo dopo passo. Per migliorare le prestazioni e la redditività di un’organizzazione, devono essere prese in considerazione diverse funzioni e diversi processi di lavoro. I professionisti comunicano con tutte le persone coinvolte, stabiliscono obiettivi, compiti e scadenze. Per ottimizzare i processi di lavoro e la cooperazione, i consulenti e le consulenti in organizzazione promuovono l’auto-organizzazione dei dipendenti e li motivano, mostrando un migliore utilizzo delle risorse e una gestione più semplice delle esigenze del mercato. In tutte le fasi, attingono alle loro conoscenze aziendali, sistematiche e psicologiche. Utilizzano metodi ben definiti per identificare i processi di lavoro, i processi comunicativi e decisionali, gli interessi, le esigenze e le gerarchie.

Infine, l’insieme delle conoscenze acquisite fornisce ai professionisti un’impressione generale, sulla base della quale possono indicare possibili scenari futuri e obiettivi concreti.

Cosa e per cosa?

  • Affinché si possa concretizzare il modello rinnovato di leadership per i membri dell’amministrazione, il consulente in organizzazione sviluppa un concetto di comunicazione e scrive una dichiarazione di missione su misura per l’organizzazione.
  • Affinché la consulente in organizzazione possa farsi un’idea, entra in dialogo con il personale e i dirigenti, valuta i dati organizzativi interni e le risorse informative.
  • Affinché i nuovi compiti possano essere affrontati meglio e le situazioni di conflitto siano risolte in modo più rapido e costruttivo, il consulente organizzativo utilizza metodi provati.
  • Affinché unun’organizzazione che si trova nel mezzo di un processo di sviluppo rivoluzionario rimanga funzionale e stabile, la consulente in organizzazione valuta attentamente i cambiamenti necessari.

Fatti

Ammissione
All'inizio dell'esame:

a) Mentore aziendale APF (attestato professionale federale), oppure:

b) altro attestato professionale federale (APF), diploma federale (EPS o diploma SSS), diploma delle scuole universitarie professionali, diploma universitario o titolo equivalente, e:

c) almeno 6 anni di esperienza pratica e 30 ore come supervisore/a o allenatore/trice e

c) durante 2 anni almeno 3 processi di consulenza e 8 sessioni in un gruppo di intervento e:

d) almeno un anno di supervisione da parte di un/a supervisore/a didattico/a con 10 sessioni o 15 ore.
Formazione
Da da u anno e mezzo a tre anni di formazione parallela all'attività lavorativa.

Nota: I costi del corso sono parzialmente coperti dalla Confederazione. I diplomati di un esame professionale federale superiore possono richiedere un sussidio al governo federale, in base al quale il 50% delle tasse del corso (massimo 10'500.-) e altri 4'000.- (se l’azienda è membro) sono rimborsati dal fondo per la formazione continua.
Aspetti positivi
Per i consulenti e le consulenti ogni mandato portato a termine porta sollievo e soddisfazione. Più è evidente il successo delle misure di miglioramento proposte, più grande è la soddisfazione.
Aspetti negativi
Soprattutto quando ci sono conflitti interni, le gerarchie piatte vengono sfruttate in modo sgradevole o si devono semplificare processi di lavoro complicati, questo lavoro presenta delle sfide.
Buono a sapersi
I consulenti e le consulenti in organizzazione possono anche essere impiegati in organizzazioni più grandi e quindi lavorare in un ambiente familiare e costante, il che comporta anche dei vantaggi. Se sono consulente autonomi, invece, assumono ripetutamente nuovi incarichi in un ambiente professionale e di lavoro sconosciuto.

TOP 10 richiesto

importante
indispensabile
molto importante
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indispensabile
indispensabile
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Percorsi di carriera: Consulente in organizzazione EPS

Consulenza organizzativa propria

Psicologo/a SUP, Assistente sociale SUP (Bachelor)

Consulente in organizzazione EPS

Mentore aziendale APF o altro titolo di livello terziario (vedi ammissione)

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